A volte è difficile riuscire a ricordarsi a cosa fanno riferimento i vari codici tributo, ovvero quelle piccole stringhe di numeri che si utilizzando nei moduli di pagamento per identificare una tassa o un’imposta. In questa pagina punteremo i fari sul codice tributo 2002: vedremo cos’è, a cosa fa riferimento, quando serve e come si usa nel modello F24.
Cos’è e quando si utilizza il codice tributo 2002
Il codice tributo 2002 è uno dei tanti codici che fanno riferimento all’IRES, cioè l’imposta sui redditi delle società. Per essere più precisi, bisogna utilizzarlo quando si paga la seconda rata dell’acconto oppure l’acconto in un’unica soluzione. Questa imposta infatti si paga attraverso un meccanismo di saldi ed acconti: durante l’anno in corso il contribuente deve pagare un acconto che è pari al 100% dell\’IRES a debito dell’anno prima (l’importo può essere individuato al rigo RN34 del Modello Unico).
Se l’importo dell’acconto è superiore ai 258 euro, il suo pagamento viene dilazionato in due rate: la prima (pari al 40%) scade il 16 giugno, mentre la seconda (pari al restante 60%) scade il 30 novembre. L’anno successivo i potrà calcolare quella che è l’effettiva IRES dovuta, pagando il saldo. L’IRES deve essere pagata dalle società di capitali (quindi Spa, Sapa, Srl, Srls), cooperative, società di mutua assicurazione, Trust con attività prevalentemente commerciale, enti di natura pubblica ed enti di natura privata.
La compilazione del modello F24 per pagare la seconda rata dell’acconto IRES
Per pagare la seconda rata dell’acconto o per pagarlo in una soluzione unica bisogna utilizzare il modello F24, compilando la Sezione Erario: questa sezione è infatti quella che va riempita quando si devono versare imposte dirette, Iva, ritenute alla fonte, altri tributi ed interessi. La prima colonna è quella in cui bisogna inserire proprio il codice tributo 2002: questo numero permette di identificare immediatamente il tributo che si sta pagando. La seconda colonna, che è quella che fa riferimento alla rateazione, va lasciata in bianco. Nella terza colonna bisogna indicare l’anno di riferimento.
Nella quarta colonna bisogna riportare gli importi a debito, ovvero la somma da pagare; la colonna successiva va compilata solo se sono presenti degli importi a credito da portare in compensazione. In fondo alla tabella c’è la riga Totale: qui ci sono gli spazi in cui riportare le somme degli importi a debito e degli importi a credito che sono presenti nell’intera Sezione Erario. La differenza tra questi due numeri va poi riportata nello spazio denominato Saldo.