Tutti sappiamo che quando si acquista una casa bisogna passare dal notaio, eppure l’articolo 1350 del Codice Civile dice che i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili devono essere fatti per atto pubblico o per scrittura privata. Significa che si può fare anche una compravendita immobiliare senza notaio? Cerchiamo di capirne di più e vediamo come funziona il meccanismo.
Si può fare una compravendita immobiliare senza notaio?
Il contratto di compravendita immobiliare ha degli effetti reali (ovvero il trasferimento della proprietà avviene con lo scambio dei consensi delle parti coinvolte) e prevede obbligatoriamente la forma scritta. Per poter aver effetto anche verso i terzi, il contratto deve essere trascritto. Questo significa che il contratto (scritto) deve essere registrato sui Pubblici Registri Immobiliari; la pubblicità della notizie serve per dare certezza in merito ai rapporti giuridici legati al trasferimento della proprietà dell’immobile. Inoltre la registrazione è utile per risolvere le sono controversie tra più acquirenti dello stesso bene: “vince” chi ha registrato per prima il contratto.
Per effettuare la registrazione è necessario che il contratto di compravendita immobiliare sia stato formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. E qui entra in gioco il notaio, che è la figura che ha il potere di autentica delle firme. Quindi, la compravendita si completa con il semplice scambio di consensi tra le parti, ma ci sono diverse operazioni che precedono e seguono questo scambio che sono talmente complesse e gravose che diventa quasi indispensabile rivolersi ad un professionista, che in questo caso è il notaio.
È sufficiente lo scambio dei consensi tra le parti?
Dal punto di vita giuridico, quindi, gli atti di compravendita immobiliare non sono altro che normali scritture autenticate per le quali non servirebbe l’intervento di altri soggetti. Tutto ruota intorno alle figure del venditore e del compratore: solo per dare riconoscimento ed efficacia giuridica alle firme è necessario l’intervento di un pubblico ufficiale (come il notaio, appunto). Il passaggio di proprietà di un immobile è comunque un tipo di transazione complessa e delicata: gli eventuali errori ed omissioni possono portare a spiacevoli conseguenze.
Per questo motivo ci si rivolge sempre ad un notaio, sia per procedere con la stesura dei vari atti (dal compromesso al rogito) con la forma pubblica che per delegargli i controlli del caso. A prescindere da tutto, negli ultimi anni si è sentito parlare spesso di una possibile semplificazione della disciplina della compravendita immobiliare: in passato sono stati presentati disegni di legge relativi alla non indispensabilità del notaio per le compravendite di beni immobiliari non abitative o per il passaggio di unità abitative di valore inferiore ad una certa soglia, ma per il momento si tratta solo di idee.