Conti correnti e Partita IVA: è obbligatorio averne uno dedicato?

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Il conto corrente aziendale è una soluzione utile per le imprese commerciali e artigianali e i liberi professionisti. Chi possiede una partita IVA infatti dovrebbe valutare di avere un conto dedicato alla propria attività professionale con lo scopo di gestire meglio le spese che la riguardano. Inoltre è utile anche in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Prima di aprire un conto aziendale, presso una banca fisica oppure online, è doveroso assicurarsi che l’Agenzia dell’Entrate lo accetti per ricevere pagamenti, fare frazionamenti e resi. Come possiamo vedere su cartetop.it esistono tante soluzioni, dalle più semplici ed economiche a quelle un po’ più elaborate e costose.

E’ obbligatorio avere un conto corrente dedicato per i possessori di P.IVA?

In linea generale possiamo dire che il conto corrente aziendale non è obbligatorio. In teoria perciò è possibile ricevere ed effettuare i pagamenti relativi all’attività commerciale utilizzando un conto corrente personale.

Ecco che, alcune persone, valutano l’idea di non aprire un conto dedicato legato alla partita IVA per ammortizzare le spese. I conti business possono essere cari, specialmente per chi ha avviato da poco l’attività. C’è però da sottolineare che agli occhi della legge un libero professionista e una impresa individuale non possono gestire nello stesso modo la questione, analizziamo quindi quali sono le differenze.

Libero professionista e ditta individuale: quali sono gli obblighi sull’apertura del conto corrente

Sappiamo che esistono delle differenze tra libero professionista e una ditta individuale. Fino ad alcuni anni fa per esempio, per via del Decreto Bersani, le ditte individuali erano obbligate a far confluire le somme riscosse all’interno dello stesso conto corrente. Nel 2008 l’obbligo in questione è stato rimosso, eppure per una serie di ragioni resta pur sempre una delle soluzioni migliori e consigliate per chi ha una ditta individuale.

Se da una parte il libero professionista può non sentire questa necessità, una ditta individuale probabilmente riesce a trarne benefici maggiori. Basta pensare a un negozio che vende vestiti od oggetti. Oppure un bar o un centro estetico. Sono esempi di attività commerciali che devono affrontare una serie di spese costanti relative all’assortimento dei prodotti da rivendere. Senza considerare i guadagni legati alla vendita dei prodotti stessi.

Avere tutta la contabilità di un negozio insieme ai movimenti bancari personali non permette di mantenere chiaro il quadro della situazione. Una ditta ha bisogno di bilanci periodici per capire quali aspetti sono da cambiare e quali invece da rafforzare. Senza considerare che le imposte dovute allo stato vanno versate attraverso F24 attraverso il proprio conto corrente.

Infine ci sono delle banche che rifiutano di accreditare un pagamento a nome dell’azienda sul conto di una persona fisica. Questo infatti è un altro motivo per cui le ditte individuali optano per aprire un conto corrente dedicato all’attività commerciale.

Vantaggi e svantaggi di un conto corrente aziendale

Chiarito che l’apertura di un conto corrente aziendale per i titolari di partita iva non è obbligatorio, analizziamo perché resta pur sempre una scelta consigliata. Per correttezza analizziamo anche gli eventuali svantaggi.

Come anticipato ci sono però numerosi vantaggi che fanno si che valga la pena spendere questa somma mensile:

  • Gestione delle entrate e delle uscite ordinata e facile da comprendere
  • Possibilità di fare bilanci facilmente, perché tutte le entrate e le uscite sono unicamente legate all’attività professionale
  • Agevola l’Agenzia delle Entrate in caso di eventuali controlli e non c’è bisogno di dimostrare quali sono gli incassi legati all’attività e quali invece sono di natura privata
  • Gli istituti di credito mettono offrono con i conti aziendali qualche agevolazione in più, proprio per soddisfare le esigenze di una realtà professionale
  • E’ più semplice ottenere un credito in caso di bisogno
  • Limiti più alti per quanto riguarda i soldi che possono essere depositati o ritirati giornalmente.

L’unico svantaggio reale di un conto corrente per la partita IVA è il costo di mantenimento, quasi sempre ben più alti rispetto al conto corrente per una persona fisica. Questa spesa può risultare elevata specialmente durante il primo periodo di attività, dove la gestione di ogni uscita deve essere valutata con la massima attenzione.

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