La Convenzione di New York è stata firmata il 20 novembre 1989 proprio nella città americana e affronta il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il suo raggiungimento è stato un grande traguardo per tutti, poiché garantisce a bambini e fanciulli eguali diritti a pace, giustizia, vita e sviluppo.
Il primo che, in epoca moderna, ha parlato di diritti dell’infante è Philippe Ariès, storico dei costumi sociali. Nella sua opera “L’enfant et la vie familiale sous l’ancien régime” è una pietra miliare del settore ed evidenzia come il bambino non sia solo un semplice oggetto di educazione, ma un soggetto con una propria storia e una propria strada.
I passi per arrivare alla Convenzione
Nel 1874, in America una bambina fu vittima di molestie da parte della madre adottiva e del patrigno. Per salvarla, negli anni in cui ancora non esisteva la nomina di un giudice per i minori, non si trovò altra soluzione che quella di rivolgersi alla società protettrice degli animali: a chiamarle fu la vicina di casa della bambina che, avvisate le autorità, dovette sentire che le sevizie sui bambini non erano ancora entrate nello stato di diritto. La vicina di casa della bambina, quindi, chiamò un avvocato che lavorava contro le crudeltà sugli animali.
Questo caso consentì di aprire il tema della violenza sui bambini in America e, grazie a Mary Ellen, proprio nel 1874 a New York si fondò la “New York Society for the Prevention of the Cruelty to Children“, la prima al mondo, ancora oggi attiva. Il primo strumento internazionale che tutelò i diritti dell’infanzia arrivò nel 1919, la “Convenzione sull’età minima” per quanto riguarda il lavoro. L’attestazione dei primi diritti del bambino arrivò invece nel 1924 con la Dichiarazione dei diritti del Bambino. Tutte queste riflessioni maturarono nel corso degli anni, fino a diventare il tema centrale della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989: questo fu il primo documento in cui non si usò il termine “minore”, per evitare di evocare lo sterotipo culturale di bambino incompleto ed inferiore.
La Convenzione: i suoi principi
Adottata a New York dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata in Italia con legge n. 176 del 27 maggio 1991, è oggi il trattato con maggior numero di ratifiche al mondo. La Convenzione contiene 54 articoli ed ha un ampio repertorio di diritti, un sistema di garanzie e altrettante norme di attuazione.
Per la Convenzione, il fanciullo è un essere umano di età inferiore ai 18 anni che riconosce ad ogni fanciullo la non discriminazione, il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, il dovere per gli altri di ascoltare la sua opinione in tutti i processi che lo riguardano e il suo superiore interesse.