Oggigiorno sono tantissime le persone che si chiedono quali sono i metodi più efficaci e, soprattutto, sicuri per poter investire in criptovalute.
Complice infatti l’attuale bull run (in gergo, un periodo fortemente rialzista del mercato) la rete è infatti piena di notizie riguardanti queste nuove forme di valuta digitale, e se ne trovano così tante sul mercato da aver raggiunto cifre da capogiro. Pensate, secondo le più recenti stime, sul mercato sono presenti più di 2.000 criptovalute su cui poter investire.
Da qui quindi la necessità di fare chiarezza su questo argomento e scrivere un articolo riguardante proprio le principali criptovalute attualmente disponibili sul mercato digitale e su come impossessarsene.
Partiamo quindi proprio da quest’ultimo punto, sottolineando il fatto che al momento la maggior parte degli investitori ha deciso di investire in questa tipologia di asset finanziari in due modi:
- Acquistando crypto su una piattaforma di exchange: queste piattaforme vengono pensate esattamente per l’acquisto e la vendita di criptovalute, offrendo diverse funzionalità a riguardo, tra cui ovviamente un e-wallet in cui depositare le proprie criptovalute;
- Acquistando crypto su una piattaforma di trading: queste piattaforme vengono invece implementate per lo scambio di una variegata lista di asset finanziari, le quali non si limitano alle sole criptovalute e comprendono spesso la possibilità di scambiare coppie valutarie estere (Forex) o azioni quotate in borsa.
L’utilizzo di una o dell’altra dipendono fortemente dal tipo di strategia finanziaria che si vuole adottare verso questa innovativa forma di asset.
Se si è propensi a un investimento a lungo termine, si possono semplicemente acquistare crypto su un exchange e depositarle in un portafoglio elettronico in vista di “tempi migliori”, assumendo quindi il ruolo di chi è intenzionato a “holdare” (passateci il neologismo) quella criptomoneta. Nel caso in cui invece si voglia fare trading di criptovalute sfruttando le pesanti oscillazioni di quotazione che coinvolgono questa tipologia di asset finanziario (spesso affetta da momenti di altissima volatilità, com’è ben risaputo), allora sarà il caso di utilizzare una piattaforma di trading accessibile tramite l’account fornito da un broker online.
Bitcoin (BTC)
Considerata come la criptovaluta “madre” di tutte le criptovalute, i bitcoin sono stati lanciati da un inventore (o inventori?) presentatosi al mondo col nome di Satoshi Nakamoto. Il progetto venne presentato nel famoso whitepaper riguardante Bitcoin del 2009, proponendosi per la prima volta come una valida alternativa alle monete Fiat.
Quest’ultimo termine deriva dal latino “fieri”, trad.“deve essere”, la quale indica una moneta il cui valore non è legato a riserve di materie, come succede appunto per le valute nazionali. L’obiettivo di Bitcoin è quello quindi di sviluppare una moneta digitale decentralizzata e staccata dalle valute Fiat in modo da dare una valida alternativa ad esse per poter pagare beni e servizi. Tutto ciò è reso possibile dalla tecnologia blockchain.
Nonostante la portata rivoluzionaria dell’invenzione di Bitcoin, se confrontata alle altre criptovalute, la tecnologia alla base di Bitcoin è relativamente antiquata, e questo asset viene visto piuttosto come una sorta di riserva di valore immune ai pericoli dell’inflazione, tanto da essere considerato una sorta di “oro digitale”.
Quotazione attuale: 1 BTC = 38.355,38 EUR
Ethereum (ETH)
Ethereum è la seconda criptovaluta per capitalizzazione e nasce dalla mente di Vitalik Buterin nel 2013. Nonostante venga considerata comunemente come una criptovaluta si basa sulla tecnologia blockchain ma è stata concepita inizialmente come un Distributed Ledger Technology, e cioè un database “distribuito” e liberamente fruibile in quanto Open Source, e non come una moneta virtuale a differenza di Bitcoin.
Chi partecipa ad Ethereum lavora quindi a una rete di tipo P2P atta a sviluppare e gestire quelli che vengono definiti anche contratti intelligenti e l’uso di queste risorse viene “ricompensato” tramite uno speciale token denominato Ether. E’ infatti quest’ultima ad essere l’unità di conto di Ethereum, l’asset che viene trattato come criptovaluta tramite il simbolo ETH e scambiato di conseguenza sulle varie piattaforme, non Ethereum in sé per sé.
Quotazione attuale: 1 ETH = 1.401,41 EUR
Binance Coin (BNB)
Come si può intuire già dal nome, BNB è una cripto legata a uno degli exchange più famosi del momento, Binance per l’appunto.
Creata nel 2017 come token utile per commissioni di trading scontate, BNB ha visto una crescita a dir poco spaventosa dall’inizio del 2020, arrivando in tempi record a diventare la terza criptovaluta per capitalizzazione.
Quotazione attuale: 1 BNB = 172,92 EUR
Cardano (ADA)
Progetto iniziato nel 2014 dall’attuale CEO Charles Hoskinson, ex co-fondatore di BitShares ed Ethereum 2014, Cardano si tratta di un progetto di fatto ancora non concluso e che prevede diverse fasi. A breve infatti si entrerà in una nuova fase con l’aggiornamento Gougen, il quale aprirà le porte a nuove possibilità di utilizzo per questa peculiare tecnologia.
Presente sui mercati come ADA, questa criptovaluta si tratta in realtà di una piattaforma di smart contracts, proprio come Ethereum, piattaforma di cui è diretta concorrente. Anzi, uno dei concetti alla base di ETH è proprio quella di essere una “Ethereum killer”, in quanto lo scopo principale è quello di fare praticamente la stessa cosa ma senza dover sborsare le costosissime gas fee richieste dalle operazioni eseguite su Ethereum.
Quotazione attuale: 1 ADA = 0,822666 EUR
Ripple (XRP)
Nata all’inferno dei Ripple Labs di San Francisco nel 2013, Ripple è una criptovaluta operante su di una rete di tipo open sourche tramite una piattaforma decentralizzata.
Così come per Ethereum si intende il sistema alla base, e non la cryptocoin (che in quel caso ricordiamo essere Ether), con Ripple si intendono sia la criptomoneta che la rete in sé per sé.
Lo scopo alla base del progetto è quello di poter eseguire transazioni finanziarie in modo gratuito sul piano globale, di qualsiasi tipo e importo, senza alcun tipo di chargeback. Per raggiungere questo scopo, il sistema implementa l’utilizzo di un token il quale serve a rappresentare quella che può essere una tradizionale valuta legale (fiat), una commodities, un’altra criptovaluta, o una qualsivoglia unità di valore.
Quotazione attuale: 1 XRP = 0,37 EUR