Richiedere un mutuo è per molti una tappa obbligata, soprattutto se si vuole coronare il sogno di diventare un giorno i possessori di un’abitazione. Non tutti infatti dispongono di un capitale iniziale sufficiente per acquistare un appartamento o costruire un immobile, per cui diventa necessario rivolgersi ad un istituto di credito al fine di ottenere un prestito a lungo termine. In questi casi, comprendere il meccanismo del calcolo delle rate è essenziale. Vediamo qui di seguito come calcolare la rata del mutuo.
Perché è importante soppesare l’impatto delle rate del mutuo
Ancor prima di effettuare la richiesta del mutuo, è necessario sondare il mercato dei prestiti al fine di identificare le offerte che si contraddistinguono per la convenienza e per la flessibilità. Così come nel caso di tutti le transazioni di un certo valore, occorrerà confrontare le varie proposte e scegliere quella che convince di più.
Relativamente alle rate, inoltre, sarà opportuno fare un ragionamento il più possibile realistico e concreto, basato sulle seguenti domande: quale impatto comporterà il pagamento mensile della rata del mutuo? Sarà necessario dover modificare il proprio stile di vita? Si dovranno ricorrere a dei sacrifici? La spesa sarà sostenibile? Rispondere a questi interrogativi consentirà al potenziale contraente di definire con precisione la soglia massima della spesa mensile dedicata al mutuo. Se l’importo dovesse superare questo limite, sarebbe meglio riflettere più a fondo prima di prendere la decisione finale o continuare la ricerca, con la speranza di imbattersi in offerte più vantaggiose.
Le rate del mutuo: come calcolarle?
Sebbene non occorra possedere una laurea in ingegneria aerospaziale per capire come funziona un mutuo, calcolarne le rate richiede un minimo di pazienza e il possesso di alcuni dati fondamentali per l’operazione. Fortunatamente, su internet si troveranno numerosi simulatori dei costi del mutuo, in grado di calcolare nel giro di pochi secondi i frazionamenti mensili della proposta.
Alcuni di questi calcolatori consentono inoltre di visualizzare gratuitamente l’intero piano di ammortamento, con i dettagli sulle rate mensili ed il loro importo mese dopo mese. Anche il semplice inserimento dei dati in questi simulatori richiede tuttavia una conoscenza di base dell’argomento in questione, per cui sarà opportuno ottenere familiarità con i termini tecnici più rilevanti.
Per il calcolo della rata, sarà indispensabile conoscere l’importo totale del mutuo e la sua durata. Elemento imprescindibile per il calcolo è inoltre il tasso d’interesse: in questo caso sarà necessario specificare la sua percentuale e la tipologia (fisso, misto, variabile), tenendo a mente che con un tasso misto o variabile l’importo delle rate potrà cambiare a seconda delle variazioni imposte del mercato. Chi ottiene invece un mutuo a tasso fisso, potrà essere sicuro che l’importo dei frazionamenti mensili non sarà soggetto ad alcuna modifica fino alla fine del contratto stipulato con l’istituto di credito.
Esistono altre spese oltre alle rate?
Quando si calcolano le spese legate al mutuo non bisogna includere solo gli importi mensili definiti dalle rate. Altri fattori gravano infatti sui costi totali, ed è per questo che, oltre al TAN, occorre dare un’occhiata al TAEG, ossia l’indicatore generale del costo del mutuo. Questo indice considera infatti l’impatto delle eventuali spese assicurative, i costi connessi alle pratiche amministrative e le tariffe per l’apertura di un conto bancario che sarà necessario per gestire il mutuo.
Dimenticarsi di valutare questi elementi potrebbe essere fuorviante: nel momento in cui si pianificano le spese, occorre infatti sommare queste uscite ai costi destinati al pagamento delle rate mensili. Solo una volta ottenuto l’importo totale si potrà capire se il costo del mutuo è effettivamente sostenibile e se la proposta è veramente conveniente.