Il codice tributo 7085 serve per pagare la tassa di concessione governativa che ogni società deve all’Agenzia delle Entrate per ottenere la bollatura e la vidimazione dei libri sociali. Ma cosa si sa di questi ultimi? Come si inserisce questo codice nel modello F24?
Cosa sono e a cosa servono i libri sociali
Quando si parla di libri sociali, si fa riferimento a dei documenti nei quali vengono registrate le attività svolte in merito alla composizione societaria. Tutte le società sono tenute ad averne, così come i libri contabili, e le tipologie di libri sociali possono variare a seconda del tipo di società. Tra di essi, si possono includere il libro dei soci, il libro delle decisioni dei soci, il libro delle decisioni degli amministratori ed il libro delle decisioni del collegio sindacale.
L’importo della tassa di questi libri sociali è forfettario, e l’ammontare cambia solo a seconda del capitale sociale. Essa è di 309,87 euro per capitale o fondo fino a 516456,90 euro, oppure di 516,46 euro per capitale o fondo di oltre 516456,90 euro. Queste somme, tuttavia, possono variare a seconda delle modifica adottate dal 1° gennaio di ogni anno. Per pagare la tassa, è necessario compilare il modello F24, o tramite un patronato, o il proprio commercialista, oppure tramite il servizio telematico fornito dalla stessa Agenzia delle Entrate.
Come inserire il codice nel modello F24
Devono pagare questa rata le società Spa e Srl, le società cooperative, gli enti pubblici e privati diversi dalle società, le società fiduciarie, gli intermediari finanziari e la Sim, ovvero la Società di Intermediazione Mobiliare. Lo stesso devono fare anche le società che vogliono liquidarsi, in modo volontario, e quelle che sono soggette a procedure concorsuali, se permane l’obbligo di bollatura dei registri sociali.
Nel modello per le tasse, il codice 7085 va inserito nella sezione Erario, e delle colonne, oltre a quella dove inserire il suddetto codice, si devono compilare anche quella dell’anno di riferimento e degli importi a debito versati.
Se si omette tale versamento, le sanzioni applicate possono partire dal 100 al 200 % della tassa dovuta, e quindi può arrivare ad un minimo di 103 euro, da pagare con il modello F23. Non bisogna dimenticare che tale passa va pagata sia all’inizio dell’attività della società sia entro il 16 marzo di ogni anno. Se ci si sbaglia e si paga due volte, si hanno tre anni di tempo per richiedere un rimborso, tramite raccomandata, all’Agenzia delle Entrate.