Mercati asiatici: ecco le azioni cinesi da monitorare per investire oggi

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Lo scontro tra USA e Cina sta condizionando il sentiment del mercato, una sfida per la guida del mondo che si riflette anche nel settore finanziario. Gli Stati Uniti hanno approvato un piano d’investimento anti-Cina da 250 miliardi di dollari, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni asiatiche, soprattutto nei confronti di prodotti strategici come i semiconduttori e i principi attivi per la realizzazione di medicinali e vaccini.

Il Paese del Dragone, invece, sta tentando di porre un freno al rally delle materie prime, infatti dopo il +6,8% di aprile i prezzi alla produzione in Cina sono arrivati ai massimi da 13 anni, facendo segnare una crescita 9% a maggio. L’inflazione all’1,3% è al momento sotto controllo, mentre l’OCSE prevede un risultato record per il PIL cinese nel 2021, con una stima di +8,5% per il paese asiatico quest’anno e un aumento del 5,8% nel 2022.

La ripresa dell’economia cinese è confermata anche dall’incremento delle emissioni di CO2, salite del 9% nel primo trimestre 2021 a causa di un consumo triplicato di carbone. Non a caso la Cina sta tentando di ridurre le emissioni di gas serra senza interrompere il ciclo economico, come tentato con la messa al bando delle transazioni con le criptovalute. Intanto vola lo yuan, ai massimi da 3 anni sul dollaro, spinto al rialzo dalla produzione industriale e dall’apertura dei mercati finanziari nei confronti degli investitori esteri.

I migliori titoli cinesi da tenere d’occhio sul mercato asiatico

Le performance del gigante asiatico hanno fatto aumentare l’interesse rispetto alle azioni delle aziende cinese, soprattutto nell’ottica di una maggiore diversificazione degli investimenti. Effettuando una ricerca online e digitando “classifica azioni cinesi” si può evincere che tra i titoli asiatici più interessanti in questo momento ci sia senza dubbio Alibaba. Il colosso cinese infatti presenta un prezzo davvero interessante, dopo la chiusura del primo trimestre in rosso a causa della maxi-multa inflitta dall’Antitrust di Pechino.

Alibaba vanta centinaia di milioni di clienti in tutto il mondo, con un business estremamente diversificato e attività nel settore e-commerce, nel cloud computing, nei pagamenti, nel ramo assicurativo e in tantissimi servizi correlati. Altrettanto vale per l’altro gigante tech cinese, Tencent, attiva nell’intrattenimento, nel gaming e nei mass media, proprietaria di brand come WeChat, uno dei marchi con il maggiore valore al mondo secondo Brand Finance Global 500, superiore anche a quello della Ferrari.

Un’azione cinese sottovalutata secondo gli analisti è il titolo Baidu, il primo motore di ricerca in Cina con attività che arrivano fino alle tecnologie per le auto a guida autonoma, azienda quotata alla Borsa di Hong Kong con una capitalizzazione di oltre 66 miliardi. Da monitorare con attenzione è anche Youdao, una delle poche imprese tecnologiche cinesi quotate alla Borsa di New York, dopo l’intervento del governo del Dragone per mantenere i colossi tech in patria, azienda il cui business è l’e-learning con un’ampia gamma di corsi online.

Occhi puntati anche su Xiaomi, gigante nel settore dei dispositivi mobili, tra cui smartphone e wearable. L’azienda cinese è recentemente stata tolta dalla blacklist USA, consentendo agli investitori americani di acquistare il titolo in borsa, operazione che potrebbe garantire un vantaggio competitivo nei prossimi anni rispetto al rivale Huawei. Da non sottovalutare è anche NIO, impresa automotive specializzata nei veicoli elettrici per la green mobility e quotata al NYSE, al pari di Xpeng al centro della rivoluzione verde della mobilità in Cina.

Perché investire sul mercato asiatico: le prospettive secondo gli esperti

Ovviamente il mercato asiatico non offre appena titoli tech e automotive, infatti sono tantissime le aziende cinesi interessanti da osservare in questo momento, tra cui industriali, banche energetici e fintech. Secondo gli esperti di Pictet, come riportato dal sito MilanoFinanza, le prospettive di crescita della Cina nei prossimi anni sono significative. In particolare, bisogna considerare l’aumento degli utili delle imprese del Dragone, la forza dello yuan e l’incremento del ceto medio cinese.

Nel Paese asiatico infatti sta crescendo la domanda interna, con una richiesta in forte aumento di servizi, dalla silver economy al wellness, senza contare l’impegno di Pechino nella conversione energetica e gli investimenti in settori strategici come Difesa ed esplorazione spaziale. Naturalmente, investire in titoli cinesi presenta delle difficoltà maggiori e meno trasparenza per un investitore europeo, soprattutto rispetto alle borse americane e le piazze finanziarie del vecchio continente, tuttavia è innegabile la potenzialità di questo mercato in grado di offrire alti rendimenti e numerose opportunità d’investimento.

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