In un primo momento era l’ENAM, ovvero l’Ente Nazionale di Assistenza Magistrale, ad erogare servizi assistenziali e creditizi ai dipendenti statali della Pubblica Istruzione in quanto ente di previdenza sociale di riferimento. Esso ha conosciuto la luce nel 1947 e, a partire dal 2010, è stato congiunto all’INPDAP che ha acquisito tutte le sue competenze e le sue funzioni.
In seguito, ovvero a partire dal 2012, anche l’INPDAP smise di funzionare per essere sostituito dall’INPS e, pertanto, i dipendenti iscritti all’ENAM devono prendere in considerazione come punto di riferimento l’INPS. Oggi, infatti, è proprio l’INPS a svolgere tutte le funzioni di erogazione di servizi assistenziali, creditizi, di previdenza sociale e di prestiti ad un tasso agevolato a favore degli insegnanti e docenti.
Prestito Gestione magistrale ex ENAM
L’INPS, che come già detto è l’ente preposto all’erogazione di piccoli prestiti a favore degli insegnati iscritti alla gestione ex ENAM, eroga il piccolo prestito Gestione Magistrale. Quest’ultimo può essere concesso ai lavoratori iscritti alla gestione ex ENAM i quali devono essere regolarmente in servizio, oltre al fatto che debbano mancare non più di due anni alla pensione. Gli iscritti ex ENAM sono, naturalmente, gli insegnanti delle scuole materne assunti a tempo indeterminato, i dirigenti scolastici ex direttori didattici, i direttori dei servizi generali ed amministrativi ed i docenti di religione cattolica. L’importo del prestito, inoltre, non deve essere superiore alla somma di due mensilità di stipendio attualmente in godimento, il tasso fisso d’interesse annuale è pari all’1,50%. Per le spese amministrative ed il fondo di garanzia l’INPS trattiene l’1% dell’importo lordo del prestito, il quale viene risarcito all’INPS con ventiquattro rate detratte dallo stipendio a fine mese.
Prestito Finalizzato
Il prestito finalizzato è chiamato in questo modo in quanto è destinato a finanziare spese specifiche, necessarie in situazioni particolari. Queste situazioni particolari sono ad esempio la nascita e l’adozione di un figlio, il matrimonio dell’iscritto oppure di uno dei propri figli. Altre situazioni specifiche in cui è possibile ottenere il prestito finalizzato sono la morte di un familiare, una malattia grave, l’acquisto della prima casa, cure dentistiche, acquisto di un automobile, iscrizione all’Università oppure altri eventi straordinari in cui ve ne sia la necessità. Colui che necessita del prestito deve, obbligatoriamente, presentare un’opportuna documentazione che attesti il bisogno del prestito finalizzato e la presenza di tutti i requisiti necessari.
Finanziamenti pluriennali
I Finanziamenti pluriennali sono quei prestiti che servono a coprire le spese che possono sopraggiungere in maniera improvvisa quali, ad esempio, le spese legate alla salute, alla ristrutturazione della casa, al matrimonio dell’insegnante iscritto alla gestione delle prestazioni di credito e sociali. I rimborsi di questa tipologia di finanziamenti avvengono in un arco di tempo che va dai sessanta mesi ai centoventi mesi, il tasso fisso è pari al 3,50% ed è relativo a tutta la durata del prestito.
Cessione del quinto dello stipendio
Nel caso della cessione del quinto dello stipendio la principale garanzia del prestito è data dalla presenza della busta paga, il che rappresenta un vero e proprio vantaggio. Questa tipologia di prestito può essere richiesto in caso in cui si verifichino mancati pagamenti, protesti e quant’altro. Il controllo effettuato dalle banche dati non rappresenta un requisito richiesto e, pertanto, non vincola l’erogazione del prestito.
Come fare domanda per il prestito
Occorre precisare che, nel caso siano presenti dei prestiti in corso, la richiesta di un nuovo prestito deve essere effettuata solamente nel momento in cui il prestito precedente sia stato completamente estinto: è necessario, pertanto, che il debito sia del tutto saldato. È possibile inviare la domanda, accompagnata dalla documentazione opportuna, esclusivamente per via online attraverso la sezione apposita disponibile per ogni iscritto.