L’universo del credito negli anni ha visto l’implementazione di forme sempre nuove di finanziamento volte ad ampliare il ventaglio di offerte da proporre ad una clientela che, evidentemente, ha sempre più bisogno di diluire le somme importanti spese per gli acquisti più impegnativi.
In quest’ottica si inserisce l’erogazione di prestiti sotto forma di carte di credito, ma come funzionano e come ottenerli?
Le maggiori banche nazionali offrono ai propri correntisti che intendano richiedere piccole somme (di solito fino a cinquemila euro) delle carte di credito dette revolving, ossia che permettono di saldare la somma di denaro utilizzata o in un’unica soluzione il mese successivo alla spesa oppure con piccole rate mensili (nella maggior parte dei casi prefissate in base alla parte di credito usata). Il denaro restituito, al netto della quota legata agli interessi, torna così a far di nuovo parte integrante del cosiddetto plafond a disposizione del titolare della carta.
La stessa pratica viene seguita dalle più famose società finanziarie con carte di credito di vario taglio, si parte da mille euro passando per il formato di gran lunga più usato: tremila euro. In alcuni casi la rata viene addirittura spinta oltre il primo mese dopo l’acquisto.
Le carte di credito revolving sono particolarmente appetite dagli utenti perché, a differenza dei normali prestiti, vengono generalmente accordate loro senza l’obbligo di soddisfare requisiti particolarmente stringenti e, a loro volta, gli istituti di credito non le disdegnano affatto visto che grazie a queste riescono a raggiungere un doppio obiettivo in un colpo solo: fidelizzare il cliente senza dover procedere ogni volta all’istruzione di una nuova pratica portando con sé in dote una resa elevata nel profitto con un dispendio minimo in relazione alla mole di lavoro, senza contare che il cliente, una volta abituatosi ad avere una riserva di denaro sempre a disposizione difficilmente vi rinuncerà e quindi ci sono buone possibilità che si instauri un rapporto più che decennale.
Le carte revolving infatti, stante il buon esito dei pagamenti, hanno durata biennale o triennale ma, in assenza di grossi problemi nello storico e fatta salva la facoltà dell’utente di rinunciarvi al termine del contratto con un preavviso che varia di caso in caso, vengono rinnovate automaticamente per altri due o tre anni. Al fine di riuscire ad utilizzare al meglio questo importante strumento di finanziamento è necessario però essere particolarmente scrupolosi ed attenti in fase di sottoscrizione del contratto ponendo particolare attenzione al tasso applicato. Spesso una delle controindicazioni nell’utilizzo delle carte di credito revolving è il salato conto in termini di interessi che si è costretti a pagare.
I prestiti ottenuti tramite carta di credito revolving riscuotono grande successo per svariati motivi:
- La loro natura easy che non prevede una finalizzazione specifica, dunque non è necessario indicare a priori per quale bene o motivo si sta richiedendo il finanziamento;
- Permettono la rateizzazione di acquisti per importi che di solito da soli non sono sufficienti a richiedere un normale prestito;
- Possono fungere da bancomat per prelievi di contanti;
- Sono utilizzabili facilmente nello shopping online senza dover sopportare i rischi legati al mostrare i dati del proprio conto corrente o le seccature ed i costi supplementari dei conti correnti virtuali;
- Possono contare su un accurato sistema di sicurezza durante gli acquisti in rete.
In definitiva i prestiti erogati tramite carta di credito sono una realtà consolidata che promette di diffondersi in forme sempre nuove mirate alla soddisfazione di tutte le esigenze della crescente clientela che le utilizza.