Il trend economico negativo che ha condizionato l’andamento economico nell’Euro-Area e nel nostro Paese nell’ultimo decennio, ha influenzato notevolmente anche il mercato dei crediti, con uno scenario che vede un tendenziale aumento di ricerca di risorse liquide per far fronte ai vari impegni economici intrapresi da parte dei soggetti richiedenti, dall’altra Istituti finanziatori che concedono prestiti con grande oculatezza.
Questo rapporto causa-effetto è dovuto alla grande aridità che sta caratterizzando l’attuale congiuntura economica, in cui il mercato richiede nuova circolazione di risorse liquide, mentre gli Istituti di credito concedono solo a seguito di una positiva minuziosa valutazione dell’affidabilità economico-finanziaria del soggetto richiedente.
Caratteristiche dei prestiti per consolidamento debiti
Vi è la possibilità che un cliente – ritenuto affidabile dal sistema finanziario – possa aver acceso contemporaneamente diverse linee di credito e quindi si possa trovare di fronte ad una maggiore difficoltà di gestione del rimborso delle somme concesse, con un pagamento rateale cospicuo e diverse scadenze che ricadono all’interno di una stessa mensilità; da qui l’esigenza di richiedere un prestito che permetta al richiedente di consolidare i pregressi creditizi ancora attivi, unificando la linea di credito in grado di alleggerire il rimborso mensile, diminuire le scadenze ed eventualmente rinegoziare l’importo rateale.
Dunque una volta attivato il prestito di consolidamento, le vecchie linee di credito sono estinte mentre il cliente si dovrà occupare esclusivamente del pagamento di un’unica rata, solitamente di importo inferiore rispetto alla somma delle altre rate dovute in precedenza.
Come avviene per altre forme creditizie, l’ottenimento del prestito di consolidamento è vincolato alla presentazione all’istituto di credito della propria condizione reddituale, quindi occorre documentare la propria dichiarazione dei redditi, meglio se accompagnata da una regolare busta paga ricevuta da un’azienda con la quale si ha un rapporto lavorativo stabile ed a tempo indeterminato, oppure il cedolino della pensione nel caso in cui il soggetto richiedente non rientrasse più in età lavorativa; senza che sussistano queste condizioni è difficile che il prestito possa essere concesso, così come ne risulterebbe improbabile l’erogazione nel caso in cui il cliente fosse protestato, per il mancato pagamento di finanziamento precedentemente acceso o se avesse subito un pignoramento di beni immobili.
Il prestito di consolidamento non può superare i 60 mila euro e non può avere durata superiore ai dieci anni, prima di accedervi è necessario analizzare scrupolosamente i tassi di interesse e gli oneri accessori che tale prestito include, quindi il richiedente non deve soffermarsi alla semplice valutazione dell’importo singolo della rata mensile, bensì deve valutare l’impegno economico complessivo dell’intero periodo. Al di là della semplice suddivisione rateale della quota capitale, il cliente deve valutare con grande attenzione tutte le varie voci di spesa in capitolo a partire dall’entità dell’importo percentuale del Tasso Annuo Nominale e del Tasso Annuo Effettivo Globale, altri oneri accessori ed eventuali costi assicurativi, tutti elementi che caratterizzano fortemente la quantificazione dell’importo mensile che verrà richiesto al cliente.
Pro e contro del prestito personale per consolidamento debiti
I vantaggi del prestito di consolidamento sono evidenti: è una forma di credito dal funzionamento molto semplice, permette di unificare ed estinguere altri prestiti già attivi agevolando non poco il cliente che non dovrà più ricordarsi ogni mese la singola rata in scadenza, ottimizzando di fatto il controllo sul budget familiare; tramite questo strumento finanziario è possibile richiedere anche una diminuzione del costo mensile della rata, ciò dipende dalle condizioni vigenti al momento in cui si stipula il prestito di consolidamento con un Ente creditizio e dai margini di negoziazione che l’istituto concede.
Questo meccanismo può avere anche degli aspetti negativi, lo svantaggio principale si può verificare nel caso in cui un cliente che accende un prestito di consolidamento con termini di rientro decennali, nel caso in cui non si fosse assicurato di avere un tasso favorevole e costi accessori contenuti, rischia di corrispondere nell’intero periodo una quota complessiva ben superiore a quella che avrebbe dovuto corrispondere nel caso di frazionamento dei prestiti.