La celebre criptovaluta è definitivamente entrata in una fase che possiamo definire di ottimismo, dopo il recente rally, che l’ha portata oltre le più rosee aspettative.
Non sono in pochi a pensare che questo improvviso cambio di passo sia dovuto all’ormai imminente halving, che secondo alcuni celebri analisti potrebbe davvero rivoluzionare il percorso di Bitcoin.
La domanda sorge dunque spontanea: comprare ed investire nei Bitcoin oggi può davvero essere una mossa saggia? Come si vedrà, la risposta non è così semplice o banali, e le opinioni di economisti ed esperti di finanza sono ancora divergenti su questo tema.
Investire in criptovalute non è certo semplice, tuttavia è possibile trovare qualche delucidazione su tradingcenter.it, sito di informazione finanziaria tra i più seguiti ed apprezzati in rete.
Investire in Bitcoin: l’halving è alle porte
Inutile negare che la spiegazione più semplice per una performance così positiva sui mercati, è rappresentata dall’imminente halving, in cui verrà dimezzata la velocità con cui verranno generati nuovi Bitcoin.
In questo modo, è più difficile “minare” la cripto-moneta, perciò, come succede per l’estrazione di minerali, il valore dovrebbe tendenzialmente salire.
Tuttavia le scuole di pensiero a riguardo sono ancora molte e non tutti sono sicuri che ogni halving porterà ad un aumento del valore.
Chi appartiene alla schiera degli scettici circa il prossimo halving è, ad esempio, il celebre analista di Bloomberg Intelligence, Mike McGlone, secondo cui l’halving non causerà nessuna variazione significativa sui trend di BTC.
McGlone appartiene comunque a coloro che credono in questo particolare asset, e in varie occasioni si è mostrato molto ottimista nei confronti di questa criptovaluta.
Rimane, comunque, decisamente convinto delle possibilità di crescita di Bitcoin, e per ora le sue previsioni stanno trovando conferma sui mercati.
Proprio lui ha mostrato come BTC stia performando meglio dei mercati tradizionali, almeno nell’ultimo periodo, prevedendo che tra qualche anno Bitcoin possa assurgere al ruolo di bene rifugio, esattamente come oggi succede con l’oro.
Di opinione totalmente contraria è Peter Schiff, presidente della SchiffGold, che sostiene l’esatto opposto. Per Schiff Bitcoin rimane un asset ancora rischioso, mai da considerare al pari dell’oro, unico vero bene rifugio presente sui mercati.
Contrario ad entrambi è, infine, John McAfee, programmatore britannico e fondatore dell’omonima azienda, secondo cui l’halving farà balzare molto in alto il titolo, che potrebbe raggiungere quota 1 milione di dollari entro la fine del 2021.
Si tratta di un’opinione che non ha mancato di far discutere, anche considerando il personaggio molto eccentrico e spesso sopra le righe.
Come che sia, abbiamo visto quanta divergenza di considerazioni si ha nei confronti di questa criptovaluta, il che conferma quanto possa essere complicato analizzare il futuro di Bitcoin.
Investire in Bitcoin: cosa ci dice la storia?
Potrà risultare utile, a questo punto, analizzare cosa è accaduto in seguito ai due precedenti halving e se le situazioni stanno ripetendosi o meno.
I primi due halving, infatti, hanno avuto uno sviluppo molto simile ed è per questo che sono i molti ad essere ottimisti in vista del terzo e penultimo.
I dati confermano che molte circostanze si stanno ripresentando, pur tenendo a mente le ovvie differenze situazionali, per cui è facile aspettarsi un esito simile.
Se ciò dovesse avverarsi, una vera salita di Bitcoin si vedrebbe solo dopo 10 o 11 mesi dopo l’evento, e non immediatamente, come molti credono o sperano.
Tuttavia si rimane nel campo delle ipotesi, poiché nessuna certezza si può avere circa questa annosa questione.
Non è nemmeno da escludere che la situazione prodotta dall’emergenza corona-virus possa in qualche modo influenzare il cammino di BTC, anche se è difficile prevedere come.
Una sola cosa è certa: nessuno più, ormai, crede ancora che bitcoin è una truffa, opinione diffusissima fino a non molto tempo fa. Oltre questa semplice considerazione, c’è di molta incertezza.
Insomma la questione è aperta e tutt’altro vicina alla risoluzione. L’appuntamento è tra meno di due settimane e li si potranno cogliere nuovi indizi sul futuro di questa criptovaluta.