Il trading online sta vivendo un momento di grande popolarità: se infatti, da una parte, sono sempre di più le persone che decidono di reinventarsi professionalmente parlando e di dedicarsi a tempo pieno a questo tipo di attività, dall’altra continua a crescere anche il numero di cittadini che decidono di sfruttarlo come secondo lavoro, o magari più semplicemente come passione vera e propria.
Detto ciò, a prescindere dal fatto che un utente possa essere più o meno assiduo nelle sue operazioni, viene da sé che stiamo parlando di una materia complessa e delicata, all’interno della quale sarebbe opportuno muoversi solamente quando provvisti di conoscenze ed esperienze adeguate. Ecco perché, parallelamente al successo del trading online, stiamo assistendo anche al successo di guide e tutorial dedicati proprio a come investire in borsa: articoli, video e lezioni all’interno delle quali vengono spiegati innanzitutto i fondamentali necessari per entrare in questo mondo e tramite cui è possibile anche ottenere una formazione più approfondita.
L’investimento non è un gioco
Chiunque si avvicini per la prima volta al mondo delle negoziazioni online deve innanzitutto fare una specie di refresh di alcune convinzioni generali tanto comuni quanto sbagliate. Si pensi ad esempio al termine piuttosto diffuso “giocare in borsa”, che rischia di generare diversi equivoci. Gli investimenti in borsa sono una cosa molto seria: comportano un esborso di denaro reale, soprattutto, seguono regole e sistemi molto complessi.
Nella borsa il “gioco” consiste nell’acquisizione e nella vendita di titoli ed azioni, con l’obiettivo di speculare, ovvero di guadagnare sfruttando la differenza di valutazione dei titoli e delle azioni di cui sopra: semplificando, compro l’azione “X” al prezzo “Y” e la rivendo ad una cifra superiore.
Le basi del sistema
Abbiamo parlato di azioni perché in effetti il mondo della borsa è stato per anni storicamente legato soprattutto alle S.P.A. (Società Per Azioni): il loro capitale veniva suddiviso in tante quote (o azioni), che venivano messe in compravendita all’interno dei diversi mercati. Acquistare una quota di un’azienda significava ottenere dei benefit annuali in base ai suoi guadagni, anche noti col nome di “dividendi”.
Questa metodologia è però stata superata da tempo per diverse ragioni: una su tutte la lentezza del guadagno, visto che per guadagnare era necessario attendere la spartizione dei dividenti anno dopo anno, a patto ovviamente che le performance della società fossero state positive.
Alcune interessanti novità
A ciò si aggiunga che per acquistare azioni di società importanti è sempre stato necessario disporre di quantità di denaro notevoli e questo ha storicamente allontanato dal trading tantissimi cittadini che non potevano permettersi esborsi elevati di denaro . Ecco perché una delle novità più interessanti presentate da questo mondo è quella dei “contratti per differenza”, anche noti con l’acronimo CFD: in questo caso infatti l’utente ha la possibilità di guadagnare ancora una volta in base alla valutazione futura dei prezzi del mercato, senza però dovere necessariamente possedere le azioni o le materie prime coinvolte.
Nel caso dei CFD infatti l’investitore stipula un contratto direttamente col proprio broker, con cui si impegna a scambiare la differenza di prezzo di un qualsiasi asset in base alla differenza di valutazione dello stesso tra il momento in cui verrà aperto il contratto e quello in cui verrà chiuso.
Un’altra novità di grandissimo successo soprattutto tra i neofiti consiste nel cosiddetto “social trading”: in questo caso parliamo di piattaforme che permettono effettivamente di “seguire” investitori di successo e di agganciarsi automaticamente alle loro strategie di investimento.