Quando disdire e rinnovare l’assicurazione auto

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A metà 2017 erano circolate voci insistenti quanto infondate sul ritorno del tacito rinnovo delle polizze assicurative per le automobili. Il tacito rinnovo – che prevede che una polizza auto sia rinnovata automaticamente con la medesima compagnia alla sua scadenza, salvo che non sia stata data disdetta – era stato abolito nel 2013.

L’abolizione aveva voluto favorire una maggiore concorrenza tra le compagnie assicuratrici, dando la possibilità ai cittadini di scegliere anche all’ultimo momento di passare a una polizza più conveniente, magari scelta online.

L’abolizione del tacito rinnovo aveva in realtà introdotto anche qualche fastidio, soprattutto tra gli utenti più distratti, che alla fine del periodo assicurativo non si ricordavano di stipulare un nuovo contratto e si ritrovavano a circolare senza copertura, anche se è vero che le compagnie hanno l’obbligo di inviare un pro memoria in tempi utili. La necessità di dare disdetta a una polizza auto resta dunque abolita, sia per quanto riguarda la copertura RC (responsabilità civile) sia per le garanzie accessorie come furto e incendio, cristalli, ecc. Anche il concetto di rinnovo non ha più senso, in quanto di anno in anno deve essere stipulata ogni volta una nuova polizza, con il precedente assicuratore o una compagnia diversa. Che abbia ufficio fisico o sia un’assicurazione online, alla nuova stipula la compagnia avrà bisogno di conoscere la classe di rischio dell’assicurato, ovvero quel dato che indica la sua ‘sinistrosità’ nelle polizze bonus-malus, in assoluto le più comuni: a ogni incidente con colpa l’indice bonus-malus peggiora di due punti, mentre per ogni anno senza incidenti l’indice migliora di un punto.

Si tratta di un parametro fondamentale per il calcolo del premio assicurativo, che può aumentare o diminuire anche più del 100 per cento rispetto alla classe di ingresso di un nuovo assicurato, la quattordicesima. Le compagnie assicurative sono tenute per legge a comunicare in tempo utile ai clienti le loro classi di merito di assegnazione per il periodo assicurativo successivo, e il certificato deve poi essere consegnato alla nuova compagnia (anche se spesso le assicurazioni si scambiano in automatico questo dato). Ogni compagnia tende a privilegiare una fascia di clienti piuttosto che altre. Cosi, alcune assicurazioni sono particolarmente attente alle persone con auto da città, altre propongono tariffe favorevoli ai veicoli di grossa cilindrata, ecc.

Avere la possibilità di cambiare facilmente assicurazione senza particolari formalità (invio della raccomandata, ecc.) può far risparmiare molti soldi: all’approssimarsi della scadenza del periodo assicurativo conviene fare un confronto tra le varie offerte, visitando ogni singolo sito web o utilizzando i comparatori automatici di offerte. Anche la località di residenza del’assicurato gioca un ruolo nel determinare la tariffa. Di solito le grandi città implicano tariffe più elevate, e non a caso alcune famose compagnie di noleggio auto hanno sede legale in piccoli centri, proprio per godere della bassa sinistrosità dei loro abitanti. Riepilogando: all’approssimarsi della scadenza della propria assicurazione auto, che in Italia avviene esattamente un anno dopo la stipula (in altri Paesi, come la Germania, la scadenza è sempre il primo gennaio), si valuteranno le varie offerte commerciali e si potrà stipulare una nuova polizza senza preoccuparsi di disdire quella attuale.

Anche nel caso si volesse restare con la propria compagnia, si dovrà comunque stipulare un nuovo contratto: si avrà il vantaggio di poterlo fare in pochi minuti comunicando anche telefonicamente la propria volontà di non cambiare. Certificato di assicurazione e documenti vari saranno inviati via email e andranno stampati, oppure saranno recapitati per posta. Attenzione e non dimenticarsi della scadenza! Circolando senza assicurazione non solo si rischiano multe fortissime, ma in caso di incidente anche non grave esiste la concreta possibilità di finire in rovina.

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