Per verificare che il dipendente che si assenta da lavoro per malattia sia effettivamente malato, il datore di lavoro, l\’INPS o la ASL hanno a disposizione un potente strumento di accertamento, ovvero quella che viene solitamente definita visita fiscale; vediamo quali sono le fasce orarie malattia, ovvero quei momenti della giornata in cui il lavoratore deve garantire la reperibilità alla visita medica di controllo, e le regole che bisogna rispettare.
Quali sono le fasce orarie malattia per dipendenti privati e pubblici
Per il 2020 gli orari della cosiddetta visita fiscale non sono stati modificati rispetto all\’anno precedente: rimangono due le fasce orarie malattia quotidiane, una durante la mattina e una durante il pomeriggio, ma quelle previste per i lavoratori dipendenti delle aziende private sono diverse da quelle stabilite per i lavoratori pubblici. Le fasce di reperibilità per i dipendenti privati nel 2020 sono:
- la mattina tra le 10:00 e le 12:00;
- il pomeriggio tra le 17:00 e le 19:00.
Per quanto riguarda invece i dipendenti pubblici le fasce di reperibilità sono:
- la mattina dalle 9:00 alle 13:00;
- il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00.
Le fasce orarie malattia vanno rispettate sette giorni su sette: bisogna quindi essere reperibili per la visita anche nei giorni non lavorativi e nei festivi. I lavoratori che si assentano dal loro posto di lavoro per malattia devono contattare i loro medici curanti; questi devono preparare un certificato di malattia (con indicazione della prognosi e della sua durata) che dovrà essere inoltrato al datore di lavoro o all\’amministrazione di appartenenza, ma anche all\’INPS tramite una procedur telematica (il lavoratore riceve il numero di protocollo che certifica l\’invio). Dal momento in cui l\’INPS riceve il certificato il lavoratore può essere sottoposto al controllo del medico fiscale: questo può avvenire solo nelle fasce orarie malattia indicate dalla normativa, ma anche due volte al giorno.
Le regole INPS da seguire: sanzioni ed esenzioni dall\’obbligo di reperibilità
Quindi per il lavoratore che si assenta per malattia le regola da seguire sono:
- richiesta del certificato al medico di base;
- accertarsi dell\’avvenuto invio telematico del certificato all\’INPS;
- inviare entro due giorni il certificato o il numero di protocollo anche al datore di lavoro;
- farsi trovare all\’indirizzo indicato nel certificato nelle asce orarie previste per le visite fiscali.
Chi non rispetta gli orari di reperibilità viene punito con una sanzione per assenza ingiustificata, che ammonta al 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di assenza e al 50% della retribuzione per i giorni successivi. Dalla notifica della sanzione il lavoratore ha 15 giorni di tempo per presentare una giustificazione valida per la sua assenza.
Sono previsti dei casi di esenzione dall\’obbligo di reperibilità durante le fasce orarie malattia, ma queste assenze devono essere giustificate, vanno comunicate al datore di lavoro e non devono compromettere lo stato di salute del lavoratore e la sua guarigione. Tra i casi di esenzione ci sono:
- assenza per motivi di forza maggiore;
- situazioni che hanno reso necessaria l\’immediata presenza del lavoratore in luogo diverso dall\’indirizzo indicato nel certificato medico;
- effettuazione di visite, prestazioni ed accertamenti specialistici fissati agli stessi orari della visita fiscale.