Il nuovo El Dorado della rete lo ha chiamato qualcuno. Le criptovalute in circolazione in questi tempi sono davvero molte, ma la più famosa e richiesta è sicuramente il bitcoin.
Cosa sono le criptovalute ed i bitcoin?
Le criptovalute sono soldi virtuali, sono un mezzo di scambio che non fa capo a nessuna banca e a nessun ente centrale in quanto il suo è un sistema che si basa su un sistema decentralizzato ovvero il famigerato peer-to-peer. Praticamente è come se esistessero dei portafogli virtuali che non essendo riconosciuti ancora dalla legge si possono utilizzare solo se le due parti accettano questo tipo di transazione. Il valore di questa moneta inventata da colui che si fa chiamare Satoshi Nakamoto (che poi potrebbe essere anche una lei o addirittura un loro) rispetto alle valute di deriva naturale come l’euro, il dollaro o la sterlina, è in continua e forte ascesa, il suo valore cresce sempre più e sono sempre di più le persone ed i negozi (on line e fisici) che accettano ed utilizzano questa criptovaluta che ha sconvolto i piani di tanti economisti, scettici all’apertura di una moneta del genere.
C’è un algoritmo alla base dei bitcoin per quanto riguarda la loro generazione: a differenze delle monete fisiche che possono essere stampate dagli enti addetti facendo perdere valore alle stesse, i bitcoin, tramite il summenzionato algoritmo, si genereranno fino ad un numero già stabilito in partenza che si compirà nel 2033, ovvero 21 milioni. A quel punto questi non verranno più generati, quindi, da regola del mercato, meno ne saranno e più varranno, teoricamente.
Come funzionano?
Come già accennato, queste criptovalute non si basano su un sistema bancario, quindi non si hanno nemmeno carte di nessun tipo. Dunque per vendere o acquistare bitcoin e quindi anche per utilizzarli c’è bisogno di un wallet. Questa specie di portafoglio digitale si crea in maniera digitale su un computer, esistono dei programmi da scaricare per la creazione di questa specie di carta prepagata, uno su tutti è Electum, ma ci sono anche molti altri siti on line ove tale operazione è possibile, Greenaddress è uno di questi ma ce ne sono molti altri. Vi verrà fornito un indirizzo bitcoin (sarebbe a dire il codice IBAN della rete, così, metaforicamente) e la sua funzione è quella di univocare ed identificare il tuo, cosiddetto, conto. Per impossessarsi di Bitcoin esistono un paio di modi principali, ossia, scambiando una normale valuta con la criptovaluta (praticamente comprando i bitcoin con soldi veri), oppure vendendo qualsivoglia cosa voi vogliate vendere, materiale ed immateriale, un auto, una lavatrice, o anche un sito internet o un dominio rilevante.
Il fatto di non doversi affidare ad una banca in questi tempi è un idea che stuzzica molte persone in quanto queste negli ultimi anni hanno fatto sì che l’odio proletario verso di loro aumenti a dismisura, inutile negarlo, tutti i media parlano solo di banche e di quanto esse negli ultimi anni in Italia siano causa di variegati problemi tra la popolazione, ma chi sostituisce la banca nelle criptovalute? La Blockchain, ossia etimologicamente, traslando dall’inglese, piccoli blocchi collegati tra loro, un enorme database che controlla tutte le transazioni in criptovaluta automaticamente tramite un sistema quasi infallibile, che non stiamo qui a spiegarvi per non annoiarvi con tecnicismi e cose del genere. Insomma, sembra davvero che questo nuovo metodo di pagamento sia una miniera dalla quale si può solo uscire con profitti e vantaggi, ma purtroppo non è così.
Svantaggi delle criptovalute
Innanzitutto come già accennato i bitcoin sono una forma di moneta ancora non riconosciuta dalla legge, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, quindi nessuno è costretto ad accettare un pagamento o una transazione in forma di moneta crittografata, sia ben chiaro, non facciamo nulla di illegale, ma semplicemente la legge non tutela questo tipo di transazione. Non esistono tutele in caso di frode ed inoltre esistono svariati metodi per trasformare denaro liquido in bitcoin, ma esistono casi testimoniati in cui il passaggio inverso, in caso di somme di denaro abbastanza alte, risulta più complicato.