Generalmente per poter ottenere una carta di credito, è necessario disporre di un reddito documentabile, idoneo a fornire un’adeguata garanzia all’istituto emittente lo strumento di pagamento, a che le somme anticipate siano in un prossimo futuro rimborsate.
Ricordiamo infatti che gli istituti bancari, non essendo enti benefici, purtroppo richiedono molte garanzie, a nulla importando la buona fede della persona. In sostanza senza un reddito non si accede al credito.
Fortunatamente grazie alle nuove soluzioni tecnologiche e alle politiche sociali sempre più orientate all’inclusione sociale, molti istituti si sono attrezzati per poter consentire anche a chi è in condizioni di invalidità o poca capacità reddituale, di potersi munire di una carta di credito.
In questo caso maggior importanza è stata data all’identità del soggetto che ne farà uso, consentendo l’emissione di carte prepagate, con annesso un codice IBAN, in grado di operare a tutto tondo esattamente come farebbe un conto corrente con tutte le sue caratteristiche.
Un tempo l’idea di carta di credito era legata al fatto che il suo possessore fosse percipiente di un reddito stabile e certo. Oggi invece la necessità del sistema creditizio e fiscale è quella di poter tracciare le varie movimentazioni, lottando contro l’evasione fiscale.
Per questo motivo la scelta di poter far utilizzare il più possibile degli strumenti creditizi i cui movimenti sono rintracciabili, è diventata imprescindibile dai risultati che si cerca di ottenere. Per dare un’idea di cosa si potrebbe fare per avere una carta di credito pienamente utilizzabile anche senza un reddito certo, basta pensare che è possibile farne richiesta sia online sia agli sportelli delle poste, ove in pochi minuti e anche senza reddito, viene rilasciata una carta abilitata sui maggiori circuiti bancari (Visa, Mastercard, Maestro, Electron ecc).
Requisiti di reddito per richiedere una carta di credito
Ovviamente l’essere invalidi civili, a seconda del grado di invalidità, può comportar anche il percepire un’indennità ad esso connessa. Tale somma, a partire dal 76% può ammontare a circa 532€ ogni mese, fino ad avere un’ulteriore cifra corrisposta per far fronte alle necessità connesse al non poter attendere alle comuni attività della vita quotidiana e così giungere ad una somma di circa 790€ mensili.
Pur non essendo considerato un vero e proprio reddito, tale denaro percepito con regolarità, va a costituire un’introito fisso a favore del disabile che ne beneficia e pertanto l’avere un mezzo creditizio proprio, lo renderà maggiormente autonomo, alleviando la sua condizione di minorata autonomia.
Tra tutti questi strumenti è possibile trovarne alcuni privi di costi, su cui fare accreditare direttamente le somme di cui sopra e da cui operare con notevole semplicità, visto che possono essere utilizzati anche per effettuare prelievi di contanti o versamenti.
Il maggior credito, o fiducia che dir si voglia, conferito dal sistema anche ai portatori di disabilità, ha fatto sì che tutti gli strumenti abbiano trovato una sempre maggiore applicazione in tutti i campi della vita moderna, rendendo di fatto imprescindibile il vivere quotidiano o l’operare online dal possedere una carta di credito. Certo è che il volume di denaro per cui si verrà affidati dal sistema, sarà strettamente dipendente dalla prova di affidabilità fornita nel tempo, però oggi non si può più dire di non poter avere una carta di credito.
Confrontare le offerte e scegliere il migliore preventivo
Se si vuole poi anche dare un’occhiata ai costi sottostanti il possesso di una carta di credito, la cosa migliore da fare è quella di mettere a confronto tra loro le proposte effettuate dai vari istituti emittenti, che offrono sempre maggiori possibilità di risparmio.
Questo consiglio andrebbe seguito soprattutto in considerazione del fatto che il guadagno nel circuito creditizio deriva in via principale dal numero di operazioni svolte e pertanto più persone utilizzeranno una determinata carta di credito, maggiori saranno i suoi profitti.
Si pensi che, in alcuni casi, se vengono accreditati i guadagni, le pensioni o le indennità su determinati conti, le spese e i costi di questi verranno azzerati. Ciò è maggior riprova del fatto che la necessità di traslare l’attenzione dei singoli su sistemi alternativi rispetto ai conti correnti tradizionali riducendo così l’uso dei contanti, è sempre più sentita, anche favorendo in tal modo il singolo soggetto nel risparmiargli esborsi ulteriori.