Otto edizioni, 50 CEO, 180 investitori, 650 tra incontri e appuntamenti: questi i numeri di un evento che, ritornato finalmente in presenza, ha di nuovo ribadito la sua centralità per il mondo degli affari e degli investimenti.
Gli scorsi 21 e 22 giugno Mediobanca ha fatto le cose in grande all’Italian CEO Conference ed è riuscita a riunire per discutere e guardare al futuro moltissimi dei nomi più di spicco dei mercati italiani (e non solo).
La due giorni non si è basata solo sull’idea di fornire uno spazio di networking e di confronto a tante realtà importanti per il nostro paese, ma di creare una vera e propria occasione di scambio e di crescita condivisa: l’attenzione non è solo sull’interesse delle singole imprese coinvolte, ma su quello della collettività e sul ruolo dei mercati all’interno del contesto storico e politico che stiamo vivendo.
Il programma dell’evento: titoli finanziari, valute digitali ed energia.
Dopo l’intervento inaugurale di Alberto Nagel (qui alcuni passaggi), la conferenza è proseguita seguendo un programma molto denso e ben indirizzato verso topic specifici.
La prima giornata di incontri è stata dedicata ai titoli finanziari: Andrea Enria, Chair of the Supervisory Board di ECB, ha aperto la giornata con un panel incentrato sulla regolamentazione bancaria europea, sul capital return, e sui temi di consolidamento e trasformazione digitale. Sono seguiti poi gli interventi di Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Stefano Del Punta, CFO di Intesa Sanpaolo durante i quali è stata svolta una disamina approfondita sia dei rischi di recessione e sia delle opportunità che si presentano per le banche nell’attuale scenario di mercato.
Il primo round è infine terminato con un affondo sulle valute digitali, una vera e propria sessione speciale di formazione tenuta da Andrea Pinna, Team Lead Digital Euro ECB, e da Pietro Sella, Presidente del Comitato Tecnico e Innovazione dell’ABI.
La seconda giornata si è incentrata invece su uno dei macro-argomenti più discussi del periodo, l’energia, e le società energetiche e infrastrutturali sono state protagoniste assolute degli incontri organizzati per l’occasione.
L’Italia e il suo lungo cammino verso l’indipendenza energetica, è stata al centro della discussione, insieme alla crescita dei prezzi dell’energia all’inflazione e all’ aumento dei tassi di interesse.
I principali interventi sul tema sono stati affidati a Stefano Besseghini, Chairman Arera, Claudio Descalzi, CEO di ENI, Stefano Venier, CEO di Snam, Stefano Donnarumma, CEO di Terna e Giovanni Ferigo, CEO di Inwit.
Non solo affari. Il futuro dell’Italia è anche nelle mani delle sue aziende
L’Italia sta attraversando un periodo estremamente delicato, il paese e i cittadini sono chiamati ad affrontare le sia problematiche che stanno investendo tutto il mondo sia quelle più specifiche del nostro paese; il grande tema che lega queste due dimensioni è sicuramente quello dell’energia.
Due urgenze si oppongono l’un l’altra e rendono ancora più difficile il decision-making ai molteplici attori coinvolti: da un lato l’emergenza climatica, sempre più incombente e “sentita” dalla popolazione, dall’altra un’oggettiva scarsità delle risorse e la conseguente impennata dei prezzi. Per fronteggiare una situazione così complessa è necessario lo sforzo congiunto degli enti nazionali, ma anche delle grandi aziende coinvolte, degli investitori e, in ultimo, anche dei consumatori.