La Fondazione Giacomo Brodolini è nata nel 1971 con un preciso obiettivo: quello di dare un seguito al pensiero, alle parole e alle opere di Giacomo Brodolini, ex Ministro del Lavoro. Fu lui ad approvare lo Statuto dei Lavoratori del 20 maggio 1970, per esempio . Brodolini è stato infatti un sindacalista e un politico italiano di fondamentale importanza per il tema del lavoro: da Ministro, promosse una enorme attività legislativa in materia sindacale e providenziale.
La Fondazione è nata negli anni Settanta grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e di quello dei Beni Culturali e, da quegli anni, si occupa di portare avanti le parole e i pensieri di Brodolini.
FGB: dalla nascita agli anni Novanta
Nei primi anni di attività, la Fondazione ha raccolto e archiviato molti documenti di interesse sociale, oltre ad assumere il ruolo di editore di Economia&Lavoro. Questa rivista, nata per volontà proprio di Brodolini, trattava temi di politica economica, sociologia e relazioni industriali. A fine anni Ottanta esce anche il primo numero di Labour : si trattava di una rivista in inglese pubblicata dalla Fondazione con il CEIS dell’Università di Tor Vergata ed edita da Wiley-Blackwell.
Negli anni Novanta, però, la Fondazione vive un periodo di difficoltà, in seguito al quale decide di rinnovarsi come centro di ricerca indipendente. Pur restando sempre concentrata sugli stessi temi, si rinnova con una vocazione più europea ed orientata alle persone: l’obiettivo è quello di portare la ricerca fuori dall’accademia, verso i veri attori delle politiche pubbliche. La mission, quindi, è quella di implementare politiche e progetti che abbiano un impatto sociale ed economico positivo nei territori in cui occupano.
FGB: gli anni Duemila, i progetti di oggi
Il rinnovamento iniziato negli anni Novanta porta la Fondazione ad aprirsi alle nuove problematiche del mondo del lavoro. Nei primi anni Duemila, la FGB si specializza nella progettazione di network dedicati all’inclusione sociale di tutte le persone nel mondo lavorativo. Nel 2009 fonda la rivista inGenere, un webmagazine nata con l’obiettivo di fare da ponte tra l’accademia e la società. Nel 2015, poi, lancia Open Incet a Torino, così come FabriQ Milano e i Laboratori Aperti dell’Emilia Romagna. Obiettivo di tutti i progetti è quello di approfondire le tematiche dell’innovazione e del cambiamento tecnologico, pur mantenendosi focalizzati sull’inclusione e la formazione continua.
FGB: servizi e contatti
Sono diversi i servizi offerti dalla Fondazione. Il primo è quello della consulenza: FGB mette a disposizione le proprie competenze per supportare le aziende e le istituzioni a sviluppare piani di parità di genere, progetti di alto livello e strategie di comunicazione efficienti. Un altro servizio è quello dell’innovazione: FGB studia infatti nuove città e nuovi territori come opportunità di arricchimento sociale attraverso progetti inclusivi, finanziati proprio dalla Fondazione.
La Fondazione Giacomo Brodolini ha diverse sedi. In Italia si trova a Roma in via Goito 39, 00185, e si può contattare al numero 06 44249625. Un’altra sede italiana è quella di Milano in via F. Daverio 7, 20122, che risponde al numero 02 5464056. Nel mondo, poi, ci sono sedi a Bruxelles in Aveue Marnix 19A e ad Ankara, in Via Towers. Per avere informazioni si può scrivere una e-mail a info@fondazionebrodolini.eu.