Cresce il numero degli italiani che decide di spostarsi all\’estero: molti dei nostri connazionali scelgono di andare oltre confine una volta che hanno raggiunto la pensione; la Bulgaria è uno dei Paesi più gettonati: cerchiamo di capire i motivi che spingono gli italiani a trasferirsi e fare i pensionati in Bulgaria e scopriamo tutti i pro e i contro di una scelta del genere.
Pensionati in Bulgaria, perché trasferirsi: i pro
La Bulgaria viene classificata come il Paese più povero dell\’Unione Europea: perché molti italiani che sono in pensione decidono di andare a vivere proprio da quelle parti? I motivi possono essere diversi, ma sta di fatto che parliamo di un Paese dove si può vivere bene anche con una pensione non particolarmente ricca. In Italia con 800 euro si potrebbe fare tanta fatica ad arrivare a fine mese tra affitto, bollette e altre spese, mentre in Bulgaria con quella cifra si può stare decisamente più tranquilli.
Il costo della vita è molto più basso: quello che si trova nei grandi magazzini italiani si trova anche nei grandi magazzini bulgari, ma ad un prezzo minore; anche il costo degli appartamenti è inferiore rispetto a quelli che vengono proposti nelle zone residenziali del Bel Paese. Insomma, chi percepisce un buon assegno mensile non se la passa male da queste parti, considerando anche che il fisco non è cosi invadente.
La Bulgaria non è di certo un Paese ricco, però si vive in modo dignitoso e il popolo è molto ospitale. Il sistema sanitario nazionale funziona bene e non è un aspetto da sottovalutare. Parliamo poi di una zona che ha tanto da offrire anche a livello culturale e naturalistico: anche questi sono aspetti che possono attirare tanti pensionati in Bulgaria. Le connessioni ADSL sono discrete e grazie ad internet è possibile rimanere in contatto con i parenti che rimangono in Italia.
I contro e le pratiche burocratiche
Ma un trasferimento del genere non presenta solo lati positivi: il primo grosso ostacolo potrebbe essere rappresentato dalla lingua, ma chi mastica un po\’ di inglese non dovrebbe avere grossi problemi, visto che sono molti i bulgari che parlano questa lingua (soprattutto i giovani). Nelle grandi città come la capitale Sofia e Varna c\’è un ottimo servizio di trasporto pubblico, ma arrivare nelle zone un po\’ meno centrali a volte può essere un po\’ problematico.
Alla fine i punti negativi sono pochi e non particolarmente importanti: non stupisce il fatto che il numero dei pensionati in Bulgaria sia in continuo aumento. Le pratiche burocratiche non sono particolarmente impegnative: serve un certificato di residenza (va chiesto all\’ufficio migrazione delle autorità di polizia presso il capoluogo della regione in cui si vuole risiedere: il primo certificato vale 5 anni, poi si può ottenere quello permanente) per ottenere il quale bisogna mostrare un documento di identità e una prova dei propri mezzi di sostentamento (in questo caso il conto in banca oppure il certificato rilasciato dall\’INPS).