L’istituto del ravvedimento operoso permette al contribuente di rettificare la sua irregolarità tributaria in modo autonomo e volontario, tramite il versamento, su cui si applicano sanzioni e interessi, dei tributi dovuti. In questo contesto a volte può capitare di imbattersi nel codice 8911. Di cosa si tratta e a cosa fa riferimento? In che cosa consiste il ravvedimento operoso e come può il contribuente regolarizzare la sua posizione? Ecco una breve panoramica su queste tematiche.
Ravvedimento operoso: cos’è e in cosa consiste?
Tramite l’istituto del ravvedimento operoso, così come introdotto dall’art. 13 del D.Lgs 472/97, ogni contribuente ha la possibilità di rimediare a errori o regolarizzare illeciti in ambito fiscale. Può infatti accadere che, per un errore o per una dimenticanza, non si effettuino i dovuti versamenti in tempo utile. Tramite il ravvedimento operoso è possibile rimediare e, di conseguenza, sanare la propria posizione. Il ravvedimento operoso consiste infatti nel versamento dei tributi non pagati, alla cui cifra va aggiunta anche quella relativa a alla sanzione applicata e agli interessi.
Per quanto riguarda gli importi di cui alla sanzione, questi sono calcolati in maniera ridotta rispetto al pagamento della stessa tramite canali alternativi al ravvedimento operoso. Gli interessi, invece, sono calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente.
Il contribuente può quindi effettuare il versamento del tributo, maggiorato della sanzione e degli interessi, ma è legato a due tipi di tempistiche. Nel caso del ravvedimento breve il pagamento non deve avvenire entro i 30 giorni dalla violazione.
Nel caso del ravvedimento lungo, al contrario, il versamento può avvenire entro un anno dalla violazione. Ovviamente in quest’ultimo caso gli interessi applicati saranno maggiori.
Codice 8911: che cosa significa?
Come già detto, tramite il ravvedimento operoso è possibile sanare eventuali difetti fiscali, con riferimento alle imposte sul reddito, le imposte sostitutive, l’IVA e l’IRAP. In particolare per quanto riguarda il codice 8911, questo si riferisce specificamente alle “sanzioni pecuniarie per altre violazioni tributarie relative alle imposte sui redditi alle imposte sostitutive, all’IRAP e all’IVA”.
Codice 8911 F24: come si paga?
Come per tutti i versamenti possibili tramite il ravvedimento operoso, anche quelli relativi al pagamento delle sanzioni di cui al codice 8911 possono essere effettuati tramite compilazione del modello F24.
Sarà quindi necessario compilare il modello F24 avendo cura di riportare con attenzione e precisione ogni dato nella casella corrispettiva, in particolare nella sezione “Erario”. Si tratta infatti della sezione dedicata alle imposte dirette, all’IVA, alle ritenute alla fonte e ad altri contributi con i relativi interessi.
Alla prima colonna deve quindi essere inserito il codice 8911 dell’area Erario. Nella seconda colonna non deve essere inserito alcunché, in quanto relativa alla rateazione e alla regione o mese riferimento.
Nella terza colonna è necessario riportare l’anno d’imposta per il quale si procede con il versamento. All’interno della quarta colonna deve essere poi inserito il totale dell’importo da versare (importi a debito versati).
Se presenti, nella colonna adiacente saranno inseriti gli importi a credito del contribuente. Infine, alla voce “Totale” è importante inserire i totali degli importi a debito e a credito. Alla voce Saldo, invece, la differenza tra debito e credito.
Per pagare il modello F24 riportante il codice 8911 è possibile:
- utilizzare la piattaforma F24 Web presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, previa registrazione al canale Fisconline o ad Entratel (quest’ultimo solo per titolari di partita Iva e intermediari abilitati). In questo caso, dopo la registrazione a Fisconline, è sufficiente compilare compilare online il modello, inserendo i propri dati anagrafici, il codice del tributo che si desidera pagare, l’importo e l’anno di riferimento. Al termine si deve confermare l’operazione per ottenere la ricevuta.
- tramite home banking, ovvero tramite i servizi online della propria banca alla relativa sezione F24. Come nel caso precedente, è sufficiente compilare le sezioni con i dati necessari.