Il 2018 riserva delle novità in materia di contributi INPS, vediamo quali sono i requisiti minimi per poter accedere alle varie agevolazioni.
Il regime forfettario 2018
Tutti i soggetti titolari di una partita IVA nel regime forfettario e che svolgono un’attività d’impresa possono avere diritto ad un regime agevolato riguardo il pagamento dei contributi INPS con un risparmio che arriva fino al 35% rispetto al sistema ordinario. Per avere accesso a questa agevolazione occorre una specifica domanda da parte dell’interessato ed in particolare ciò vale per tutti quei contribuenti che nel 2017 hanno aperto una nuova attività e che devono inviare la domanda entro il mese di febbraio 2018, ma ciò vale anche per quei contribuenti che devono comunicare l’apertura di un’impresa nell’anno in corso e che devono comunicarlo all’INPS in modo da ottenere l’applicazione della tariffazione annuale.
La domanda va inviata telematicamente compilando l’apposito modulo disponibile online nell’apposita pagina dedicata ad artigiani e commercianti. Tra i soggetti che hanno il diritto all’agevolazione dei contributi fiscali, vi sono i soggetti che svolgono un’attività imprenditoriale e coloro che sono obbligati ad iscriversi alla gestione separata INPS per artigiani e commercianti. Si tratta di un sistema vantaggioso per i possessori di partita IVA che guadagnano fino a 30.000 euro lordi l’anno per i professionisti, 50.000 euro per i commercianti e 10.000 euro per tutte le medie e piccole imprese.
Possono accedere al regime forfettario tutte le persone fisiche che intraprendono l’esercizio d’impresa e che hanno conseguito ricavi e compensi non superiori ai limiti previsti dalla legge di stabilità od ancora tutte le attività che non hanno sostenuto spese sopra i 5.000 euro lordi di lavoro accessorio. Riguardo il 2018, il regime fiscale che agevola i giovani imprenditori e lavoratori in mobilità, è in vigore per chi possiede i requisiti di permanenza tra i contributi minimi, mentre per chi apre una partita IVA nel 2018 vale il regime forfettario. I requisiti previsti per usufruire del regime de minimi prevedono il mancato esercizio di attività nei tre anni precedenti all’invio della domanda, l’attività iniziata non deve essere la prosecuzione di un’altra e nel caso del proseguimento di attività da parte di terzi, i ricavi devono essere inferiori ai 30.000 euro.
Possono aderire invece al regime forfettario tutte le imprese che abbiano maturato compensi o ricavi che non superano determinate soglie a seconda dell’attività svolta che abbiano sostenuto spese per l’acquisizione di lavoro per importi non superiori a 5.000 euro lordi e che il costo di beni mobili strumentali non sia stato superiore a 20.000 euro.
Calcolo dei contributi
Per determinare l’ammontare del reddito da sottoporre a tassazione occorre considerare che il reddito imponibile è ottenuto calcolando i ricavi e i compensi e confrontandoli al coefficiente di reddittività si ottiene un risultato a cui andrà applicata un’imposta sostitutiva pari al 15%. Bisogna tenere conto che il computo dei ricavi avviene secondo il principio di cassa quindi in base a ciò che è stato effettivamente incassato durante il periodo d’imposta.
Se si tratta di imprese familiari è stabilito che l’imposta costitutiva sia data solo dal titolare dell’imprese e viene calcolata sul reddito dell’impresa, i contributi previdenziali inoltre sono deducibili.
Per avere valide informazioni è sempre utile consultarsi con un esperto o comunque con un professionista che opera in questo settore, che sia in grado di spiegare ogni requisito necessario per effettuare la domanda all’accesso dei contributi INPS, offrire una funzione di guida ed assistenza per ogni ulteriore bisogno, ed informare su tutte le modalità di ricezione che riguardano l’accesso all’agevolazione